Dislessia e Disturbi Specifici dell'Apprendimento

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La dislessia è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (D.S.A.); si manifesta nella difficoltà di apprendere a leggere, nonostante un’istruzione idonea, un’intelligenza adeguata, l’integrità neurosensoriale e un ambiente socio-culturale favorevole. Non è presente quindi un’alterazione di una funzione, ma la ridotta efficacia di una funzione. I D.S.A., oltre alla dislessia, comprendono disortografia (difficoltà nell’aspetto ortografico della scrittura), disgrafia (difficoltà nell’aspetto esecutivo della scrittura) e discalculia (difficoltà di effettuare calcoli anche semplici).

Le piu’ recenti evidenze scientifiche hanno confermato con certezza che il disturbo è di origine genetica costituzionale, su base neurobiologica (cioè dovuto a fattori intrinseci disfunzionali del Sistema Nervoso Centrale, a fronte di un funzionamento intellettivo integro), e non causato da altri fattori (quali ad esempio l’ipostimolazione). L’aspetto costituzionale nella maggior parte dei casi è di origine familiare, cioè ha una base ereditaria non diretta (il soggetto non ha una probabilità fissa di avere il disturbo, ma ha una probabilità maggiore rispetto al resto della popolazione).

I D.S.A. si manifestano in persone normodotate dal punto di vista intellettivo; rappresentano un fenomeno emergente di grande impatto sociale. In Italia si contano circa 1.500.000 persone, anche adulte, con queste diverse tipologie di disturbo; e la frequenza dei bambini con D.S.A. è pari al 5% della popolazione scolastica.

 

La diagnosi

La diagnosi viene effettuata somministrando una batteria di test, secondo le linee guida nazionali della Consensus Conference. Deve esserci un quoziente intellettivo pienamente nella norma, altrimenti non può essere posta diagnosi di D.S.A. Per arrivare a porre diagnosi si ragiona in equipè sul profilo emerso in tutte le prove sostenute dal soggetto, dal risultato del test cognitivo a quello dei test di lettura, scrittura, calcolo, memoria, attenzione, linguaggio e area visuo-spaziale.

Una volta posta la diagnosi gli insegnanti e la famiglia dovranno avere cura di applicare, sia a scuola che a casa, tutte le misure compensative e dispensative idonee a permettere la miglior condizione di apprendimento al soggetto, come sancito dalla legge 170 dell’8 ottobre 2010.

 

Il trattamento

Il trattamento dei D.S.A. è condotto dalla neuropsicologa o dalla logopedista e si puo’ declinare con varie metodologie a seconda del profilo del soggetto; in linea generale però di solito prevede sedute ambulatoriali a frequenza bisettimanale, a cicli.

 


 

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